Azzurri intensi ma distratti, la magia di Eder vale un punto prezioso
Alla fine, a salvare l’Italia è proprio uno dei discussi oriundi: grazie a Eder gli Azzurri salvano la pelle e portano a casa un punto essenziale dal Vasil Levski di Sofia, vista anche la sconfitta della Norvegia nel pomeriggio contro la lanciatissima Croazia, che sarà nuovamente nostro avversario a giugno dopo l’1-1 di San Siro.
Punto forte della squadra di Conte è stata l’intensità palesata nella prima e nell’ultima parte di gara, non solo in coincidenza con i gol che hanno aperto e chiuso il punteggio ma anche per altri stralci della partita, in cui sarebbe bastata maggiore precisione o nei numerosi cross, o nelle meno numerose conclusioni in porta per riuscire a prendersi i tre punti contro un avversario che, pur con un Popov in stato di grazia e con capacità di manovra in verticale tutt’altro che trascurabili, era sicuramente alla portata.
Oltre alla deludente fase finalizzativa, c’è da annotare sul taccuino anche una fase difensiva ben lontana dalla sufficienza: “Gioco nella migliore difesa del mondo” aveva dichiarato Leonardo Bonucci in conferenza stampa, ma lui in primis, come tutto il reparto, ha dimostrato tutt’altro. Diversi gli errori commessi sia singolarmente (proprio un’uscita completamente sbagliata del numeri 19 ha spalancato il campo a Popov per il gol dell’1-1) che come blocco, anche a causa di un centrocampo forse troppo sbilanciato in avanti. Verratti, che finalmente ha avuto una chance da titolare al centro del pacchetto vista l’assenza di Pirlo, non è certamente uno schermo, Candreva nella Lazio gioca da ala e Bertolacci - tra i migliori in campo - di fatto lo ha fatto questa sera, in quegli stralci di un 4-4-2 molto simile a quanto visto a Genova contro l’Albania.
Il gioiello di Eder permetterà dunque all’Italia di registrarsi con meno assilli di classifica; bisognerà però fare molto di più per andare a vincere contro la Croazia, avversario storicamente ostico e in questo momento storico, come toccato con mano nel match del Meazza, superiore all’Italia come qualità media. Lasciando possibilmente da parte le polemiche.