Esposito: «All'Europeo possiamo giocarcela con tutti»
Il centrocampista, classe 2000, Salvatore Esposito della SPAL 2013 ha rilasciato le seguenti dichiarazioni sul sito ufficiale della Federazione Italiana Giuoco Calcio (figc.it) durante la conferenza stampa dell'Italia Under 21 del Commissario Tecnico Paolo Nicolato svoltasi quest'oggi, giovedì 17 novembre, alle ore 14:30 a San Mauro Pascoli (FC):
«Il debutto in Nazionale maggiore è stata una grandissima sensazione - dichiara il calciatore azzurro ricordando il suo esordio con la Nazionale A (Inghilterra vs Italia 0-0, 11 giugno 2022) -. La maglia azzurra è la più importante e la più bella che un calciatore possa desiderare di indossare. Ma ovviamente ho continuato a seguire i miei compagni in Under 21 anche dal ritiro della Nazionale A: non mi sono perso una partita».
Sul gruppo: «Qui siamo tutti allo stesso livello, non conta aver fatto parte o meno della Nazionale maggiore. Condividiamo esperienze in questo gruppo bellissimo, dove c'è allegria e dove c'è anche la consapevolezza delle nostre forze che aumenta con il passare del tempo».
Sulla Germania: «Ci stiamo avvicinando nel modo giusto a una gara che ha sempre il suo fascino. Italia-Germania a livello emotivo è sempre molto importante. Troveremo di fronte una squadra fisica, aggressiva, ma forte nel palleggio e con individualità importanti. Dovremo essere bravi quando avremo la palla, ma soprattutto quando dovremo andarla a riconquistare».
Sulla fase finale della UEFA European Under-21 Championship Georgia-Romania 2023 in programma dal 21 giugno all'8 luglio: «Ce la possiamo giocare con tutti. Ho visto giocatori con un attaccamento incredibile, che sanno giocare la palla e hanno personalità. La forza di questa squadra è un gruppo formato da persone che amano stare in Nazionale. E questo è un pilastro per fare un buon Europeo. Ce la andiamo a giocare: siamo l'Italia e abbiamo il dovere di farlo».
Sul CT dell'Italia Under 21, Paolo Nicolato, e sull'allenatore della SPAL 2013, Daniele De Rossi: «Avere un CT che ha un occhio di riguardo per i giovani è una cosa fantastica. Noi dobbiamo sfruttarla e farci trovare pronti. Con De Rossi ho invece avuto sempre un grande rapporto, è sempre stato un mio idolo. Per me è una responsabilità in più averlo come allenatore, perché oltre a fare bene per me e per la Spal devo fare bene anche per lui, che è una persona che mi aiuta tanto e mi dà tanto. Per Daniele (lo chiama per nome, ndr) vorrei sempre dare qualcosa in più, ma è una cosa che non parte solo da me. È una persona che si fa voler bene, un allenatore preparato: un esempio».
Sul percorso fatto fino ad ora nella sua giovane carriera: «Fare questo tipo di percorso mi ha formato come ragazzo e come giocatore. Quando inizi in una piazza come Ravenna, in Serie C, provenendo dal Settore Giovanile dell'Inter dove hai tutti i comfort, inizi a capire come va la vita. Un'esperienza che consiglio a chi è tutt'ora in Primavera, facendo comunque i complimenti a chi riesce a uscire da questa categoria e trovarsi subito bene in Serie A o in Serie B».